Riflessione 42-2024

Lo abbiamo ripetuto tante volte nelle nostre riflessioni: non stiamo precipitando nel baratro !!! Anche se i "potenti del mondo" urlano, minacciano, scatenano guerre, spaventano gli animi. Gesù ci chiede di alzare lo sguardo, non per vedere la fine del mondo, ma per vedere il fine del mondo. Per comprendere che il mondo non sta precipitando nel caos, ma nelle braccia di Dio. Arriva il Natale, quello non si tocca: le emozioni, l’atmosfera, i regali, le luci, le sante ipocrisie... che a volte soffocano il vero senso di questa festa. Inizia l’avvento, un altro. Ne abbiamo bisogno, per prepararci, per capire anche quest'anno di non per far finta che poi Gesù viene, ma per lasciare che, qui e ora, si faccia spazio nella mia vita. È venuto, viene, verrà e farà nuove tutte le cose. Le parole di Gesù di oggi, descrivono quello che sta vivendo la sua comunità, travolta dai grandi eventi dell’Impero: le guerre, le lotte di potere, le migrazioni, le carestie… Quello che stiamo vivendo noi: infinite lamentele, degrado, violenza e incomprensione crescente, problemi mondiali irrisolti, guerre riapparse mietendo vittime in vari angoli della terra, crescente malumore e paura per il futuro. Questo sta accadendo, certo, o questo è ciò che pensiamo stia accadendo.Pperchè l’uomo pensa da sempre, in ogni epoca, in ogni istante della vita e non è una novità lamentarsi, aspettarsi il peggio. Alzate il capo, dice Luca, questa è la novità del Vangelo !!! Niente scene di panico. E' normale che il mondo sia sempre in bilico e che lo siamo anche noi, in fondo non era esattamente quello che Dio ha voluto creando l’Universo? Dare un ordine al caos, senza distruggerlo? Orientarlo? E non era il compito che ha affidato a quell’umano fatto a sua immagine? Quello di continuare a creare? Quando si costruisce una casa è normale che manchino le finiture, che ci siano tanti mattoni in giro, che certe cose ancora non si vedano pulite. I lavori sono in corso, ricordiamocelo. Il mondo non è compiuto e davanti a tutti questi eventi, dice Gesù, non lasciamoci prendere dal panico, alziamo il capo, perché Dio viene. Dobbiamo agire, però, mica stare con le mani in mano e lavorare sodo. Gesù ci dice anche cosa fare: tenere i cuori leggeri, non lasciare che si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e preoccupazioni. Evitiamo di caricare la vita, voliamo alto, teniamo il pensiero e l’anima al di sopra del caos. Non cediamo alle tante sirene che in ogni modo tentano di venderci la felicità. Restiamo lucidi. La vita porta con sé affanni, preoccupazioni, cose da fare, problemi da risolvere, ovvio. Ma non possono occupare tutto il nostro spazio interiore, non posso avvelenare tutto quello che siamo. E questo lo possiamo fare solo alzando lo sguardo. Rientrando in noi stessi, dando spazio all’anima che brilla in mezzo alle tenebre. Un mese per prepararci al Natale, per fare spazio a Dio, consapevoli che Cristo continuamente chiede di entrare nella nostra vita, di nascere nelle nostre scelte quotidiane. No, il mondo non sta precipitando nel caos, come dicevano domenica scorsa, ma fra le braccia di Dio. Lo crediamo, lo viviamo con fatica, combattiamo per costruire spazi di Regno nel caos, occasioni di luce nelle tenebre, ordine in noi e dove viviamo. Come lo scalpellino che squadrava una pietra per la Cattedrale che mai avrebbe visto compiuta, anche noi facciamo la nosta parte vivendo con giustizia e alzando lo sguardo. Viene, il Signore, non dubitate, sappiatevi amati, buona domenica.

Aprendo il file .pdf. "Riflessioni e giochi"  sotto l'immagine in fondo alla pagina potete accedere ad una riflessione del Vangelo per tutti, in particolare per famiglie e ragazzi, tratto dalla rivista "Catechisti parrocchiali", un modo per evangelizzare i più giovani allegramente, con un linguaggio semplice e gioioso. 

Come di consueto propongo l'audio commento al Vangelo di Paolo Curtaz, un modo per lasciarsi evangelizzare semplicemente ascoltando: https://soundcloud.com/paolocurtaz/commento-al-vangelo-del-1-dicembre-2024