Riflessione 40 - 2022
Seconda domenica di Avvento. La Liturgia ci propone due grandi profeti, Isaia e Giovanni il Battista. Isaia parla ad un popolo che deve fare i conti con gli aggressivi vicini: egizi, assiri e successivamente i babilonesi. Un popolo spaventato da ciò che accade, un po’ come noi, con la guerra alle porte di casa, consapevoli di essere meno di zero davanti ai grandi del mondo che litigano. E Isaia, davanti a tanta violenza, non vuole vendetta ma sogna e immagina un mondo di pace. Giovanni, secondo Matteo, aspro e pungente, profeta efficace che chiede conversione, azione, scelte... Perché il cambiamento lo dobbiamo operare noi, qui e ora!!! Due modi di vivere la fede apparentemente opposti, come Marta e Maria: chi aspetta il regno dall'alto e chi si adopera per realizzarlo. Due modi diversi di vivere la fede non contrapposti, ma complementari, con una cosa in comune: il Fuoco, Dio è fuoco!!! Allora il Natale diventa occasione per ripartire facendo il punto sulla nostra fede, senza stare seduti e attendere che Dio faccia e senza strafare per distruggere e cambiare tutte le cose. "La Scure è posta alla base della pianta", pronta per essere tagliata... ma ancora una volta Gesù viene e sconvolge il nostro modo di essere: sposta la scure e scava intorno alla pianta per concimarla e dargli un'altra possibilità. Ecco il nostro Dio meraviglioso!!!
ll teologo Paolo Curtaz ci aiuta a comprendere meglio questo brano di Vangelo riportarto ai giorni nostri, possiamo ascoltare il suo commento cliccando su questo link: https://soundcloud.com/paolocurtaz/commento-al-vangelo-del-4-dicembre-2022
Per tutti, in particolare famiglie e ragazzi, proponiamo spunti di riflessione e giochi presi dalla rivista "Catechisti parrocchiali", potete aprire il file cliccando su: "riflessione e giochi" in fondo alla pagina.