Riflessione 39 - 2023
Dopo che Gesù ha raccontato le parabole sentite nelle ultime domeniche, i maestri di Irsaele cercano un modo per tenderGli un tranello per accusarlo e condannarlo. Perchè questo profeta/falegname venuto dal nord, da una parte ridicolizzava e metteva in luce tutte le fragilità della devozione dei farisei e dall'altra non si mostrava compiacente al potere politico dell'invasione romana dale tempo, quindi dava fastidio a molte persone. Era un nemico comune tanto che tendergli un tranello si "alleano", per così dire, le autorità religiose del tempo e quelle politiche. Due categorie di persone che si odiavano profondamente. Il tranello teso a Gesù e molto subdolo e fine:<< E' lecito pagare i tributi a Cesare???>>. Se Gesù avesse risposto: <<sì>>, avrebbe perso la fiducia e l'appoggio delle folle povere di ebrei, al contrario se avesse risposto: <<no>>, i collaborazionisti romani lo avrebbero subito denunciato. Gesù risponde con calma e approfitta della domanda maliziosa per dare un insegnamento importante: il cristiano è chiamato a impegnarsi concretamente nelle realtà umane e sociali senza contrapporre Dio a Cesare. Ma, aggiunge Gesù, tutto quello che è di Dio va restituito a Dio. Il pagamento delle tasse ai nostri gioni uno dei tanti modi che abbiamo per sostenere la nostra società e anche di aiutare il prossimo, Grazie alle tasse soteniamo ad esempio: il sistema sanitario nazionale, le scuole, gli altri servizi , le infrastrutture, le misure fatte dal governo a favore delle persone in difficoltà come ad esempio gli ammortizzatori sociali, gli incentivi ecc... Quindi è giusto restituire a Cesare quello che è di Cesare (sperando che i tributi vengano utilizzati in modo corretto) ma bisogna anche rendere a Dio quello che è di Dio perchè è a partire da quello che poi possiamo fare tutto il resto. Riconosciamo di essere figli di Dio. Noi siamo di Cristo e Cristo è di Dio. Tutto è nostro ma noi siamo di Dio quindi tutto è di Dio. Questo non vuol dire essere dei burattini del Signore, Dio ha rispetto di noi, ci ama per quello che siamo e vuole condividere con noi il suo Regno. Ma noi dobbiamo riconoscere che è lui ad avere il potere sulla nostra vita e noi siamo contenti di essere suoi. Per questo il credente guarda alla realtà futura, quella di Dio, per vivere la vita terrena in pienezza e rispondere con coraggio alle sue sfide, in attesa della vita eterna. Sappiatevi amati. Buona domenica.
Riflessioni e giochi per famiglie e ragazzi tratto dalla rivista "Catechisti parrocchiali", un modo per evangelizzare i più giovani allegramente, con un linguaggio semplice e gioioso. potete accedere cliccando il link a fondo pagina.
Per tutti come sempre propongo l'audio commento al Vangelo di Paolo Curtaz, un modo per lasciarsi evangelizzare semplicemente ascoltando:https: //soundcloud.com/paolocurtaz/commento-al-vangelo-del-22-ottobre-2023