Riflessione 34-2024

E' sempre più difficile, per me, comprendere Parola di oggi che racconta il sogno di Dio quando ha creato l’uomo e la donna. Perché tanti non si riconoscono in questo sogno: molti non hanno incontrato una persona che condividesse la vita o non hanno voluto impegnarsi in una "per sempre" vincolante. Altrii hanno vissuto un fallimento affettivo o si sono rassegnati a sopportare una situazione di convivenza senza amore o condivisione. E, peggio, penso a quelli che, avendo vissuto un fallimento affettivo, si trovano giudicati all’interno delle nostre comunità cristiane in cui, a volte, si bada più all’apparenza che alla sostanza, più alla regola che alla persona. Insomma, come hanno certificato anche i vescovi nell’Amoris Laetitia, in occidente il modello del matrimonio cristiano è drammaticamente in crisi e a difenderlo sono rimasti in pochi. Però… In origine Dio ha creato l’umano a sua immagine, come narra il racconto poetico della Genesi. A immagine della comunione, della relazione, della Trinità. All’umano la solitudine pesa, poiché la sua natura profonda si specchia in Dio e nonostante tutto, l’umano è infelice. Uomo e donna, due montanti capaci di sostenere una trave orizzontale che li unisca. Abbiamo bisogno di relazione, anche se non necessariamente di coppia. Non siamo bastanti a noi stessi, sappiamo bene che l’amore ci è necessario, il confronto, la diversità, un altro da me che mi possa far vedere la realtà in maniera diversa. È un progetto di Dio questa diversità. Una coppia che trovi nell’altro la pienezza, la completezza, l’altra metà, vive la propria esperienza con stupore, investe le proprie emozioni, condivide le fragilità. Così, dice Dio, può funzionare, nessuno domina nessuno, nessuno manipola nessuno, non ci annienta, non si scompare nell’altro. Si resta diversi. Allora, certo, Gesù non può accettare le furberie e i giochetti dei farisei che, appellandosi addirittura a Mosè, considera la donna come una proprietà di cui disfarsi se non soddisfa le proprie esigenze. Gesù non rende più severa la legge, la riporta alla santità della prima origine, perchè opera qualche cosa di straordinario nel cuore umano. Ma siccome non ce la facciamo: lo diciamo a parole , lo sognamo ma di fatto ci accorgiamo che le situazioni negative di tradimento, infedeltà, rottura sono sempre più frequenti; Gesù ci offre il suo amore. La presenza di Gesù nella nostra vita cura la durezza del nostro cuore e ci rende capaci di un amore fatto di preghiera, di ascolto, di partecipazione alla grazia sacramentale che dà forza alla nostra vita per rimanere fedeli nell'amore. Un cammino di coppia in cui l’altro non diventa il fine, ma il compagno di viaggio. Un amore gratuito, libero da interessie e col cuore puro, come quello dei bambini. Un amore a immagine e somiglianza dell'amore di Dio. Sappiatevi amati, buona domenica.

Aprendo il file .pdf. "Riflessioni e giochi"  sotto l'immagine in fondo alla pagina potete accedere ad una riflessione del Vangelo per tutti, in particolare per famiglie e ragazzi, tratto dalla rivista "Catechisti parrocchiali", un modo per evangelizzare i più giovani allegramente, con un linguaggio semplice e gioioso.

Come di consueto propongo l'audio commento al Vangelo di Paolo Curtaz, un modo per lasciarsi evangelizzare semplicemente ascoltando: https://soundcloud.com/paolocurtaz/commento-al-vangelo-del-6-ottobre-2024