Riflessione 31-2024

Possiamo averlo incontrato, Gesù. E riconosciuto, certo. Avere assistito, come Pietro, Giovanni, Andrea, alle sue parole, ai suoi gesti. Possiamo averlo frequentato sin da bambini, oppure abbiamo riscoperto la fede da adulti distratti, non particolarmente interessati dalle cose della Chiesa. Un cammino semplice, fatto di ascolto, di preghiera, magari sostenuti e portati da una comunità significativa, da preti e suore credibili. Allora, andando a vedere, frequentando giorno dopo giorno il Vangelo, imparando a conoscerlo, a pregarlo, il nostro cuore si è aperto alla fede. E, alla fine, sopraffatti dalla verità, ci siamo arresi al corteggiamento di Dio. Non ci siamo accodati ai tanti che distrattamente parlano di Gesù solo come di un personaggio storico, un buon uomo finito male, un sognatore schiantato dalla violenza e dall’arroganza dei potenti del tempo. Bravo, per carità, un pezzo di pane, ma niente di più. Abbiamo lasciato che la provocazione ci raggiungesse nel profondo. Abbiamo avvertito in noi stessi quella domanda impertinente, scomoda, lacerante. Lascia stare il giudizio degli altri...Tu, chi dici che io sia? Allora, anche noi, sul serio, commuovendoci, forse, abbiamo risposto: sei il Cristo. Pietro pensa di avercela fatta e in effetti, che razza di salto ha compiuto facendo quella rivelazione! Poi Gesù spiega in che modo vuole fare il Cristo. Non cambierà di una virgola, di un segno la sua predicazione. è disposto a morire per restare fedele al volto di Dio che racconta. Pietro tentenna... e la fede che arretra, in Europa, i seminari vuoti, i preti stanchi, le messe con meno gente, il disinteresse del mondo che arriva persino ad odiarci. Lo prende in disparte, lo rimprovera perchè vuole insegna a Dio come si fa a fare Dio. Pensa come gli uomini, come noi, come me. Ma Dio, il nostro Dio, il Dio che Gesù ci ha raccontato non è così, perfortuna. E' un Dio che ci ama oltre la comprensuone e le logiche umane, per questo siamo amati. Amati nonostante le nostre debolezze, i nostri difetti. Amati per imparare da lui ad amare, a seguirlo, a fare ciò che ha fatto Lui con la sua testimonianza di vita credibile!!! Sappiatevi amati, buona domenica.

Come di consueto continuiamo a proporvi l'audio-commento di Paolo Curtaz, un modo per lasciarsi evangelizzare semplicemente ascoltando: https://soundcloud.com/paolocurtaz/commento-al-vangelo-del-15-settembre-...

Il file .pdf. "Riflessioni e giochi"  solitamente si trova in fondo alla pagina (tratto dalla rivista "Catechisti parrocchiali"), sarà di nuovo disponibile da Ottobre.