riflessione 23-2023
Festa della SS. Trinità. Chi è il Dio in cui credo? Ho un'immagine di Dio magari un po' personalizzata oppure credo nel Dio di Gesù, quello che Gesù mi ha rivelato e mi ha fatto conoscere. Non preoccupatevi sono gli stessi interrogativi che si sono fatti le prime comunità cristiane. Dopo aver ricevuto lo spirito Santo gli apostoli hanno capito chi è Dio perchè è stato loro rivelato da Gesù. Prima si pensava che Dio fosse un padre/padrone, pronto a castigarci ad ogni sbaglio, una figura di cui aver timore, un'immagine un po' tenebrosa che, a volte, portiamo in noi ancora oggi. Ma poi Il Figlio venuto tra noi, ha capito che eravamo su un un po' distanti dalla verità e ha deciso di mettere un po' di ordine. Gesù parla del Padre, perché lui e il Padre sono una cosa sola. Svela il volto di un Dio che non condanna, che non fa il giudice supremo ma che vuole la salvezza, cioè la felicità piena, per ogni uomo. L’amore intenso e immenso che lega Dio Padre/Madre al Figlio/Figlia è talmente forte da essere, a sua volta, una presenza divina, una persona divina. Lo Spirito Santo che abbiamo ricevuto è l’amore che lega il Padre al Figlio. Una famiglia, una relazione, un insieme. Così uniti che, da fuori, vediamo un’unità. Uno solo, perché chi si ama si unisce senza fondersi, senza scomparire l’uno nell’altro. E noi siamo a sua immagine, cioè creati a immagine della Trinità. Inutile illudersi di fare tutto da soli o di essere autosufficienti. Se siamo immagine di Dio siamo spinti alla comunione, tant'è vero che quando siamo soli, non stiamo bene. Sembra strano? Crea confusione? Forse, perchè siamo abituati nella nostra testa a vedere la Trinità come 1+1+1 = 1 e qualcosa non torna. Invece Dio è uno perchè i Tre sono gli uni per gli altri, in comunione e unione, quindi: 1x1x1 = 1. Ora tutto torna. Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna, dice Gesù a Nicodemo. Gesù ci rivela un Dio che non è chiuso nella sua perfezione, ma si relaziona, si dona, si rivela, si offre. E lo fa attraverso un dono: suo Figlio. Gesù non è solo un grande uomo, un profeta carismatico, un combattente coerente e intenso è di più, la resurrezione che abbiamo celebrato ci svela la sua identità profonda. Più di un profeta, più del Messia, è Dio stesso che ci parla in maniera nuova e inattesa, intima e assoluta. E ci dona lo Spirito, che è l’amore che lega il Padre/Madre con il Figlio/Figlia , senza misura. Buona domenica, sappiatevi amati !
Audio commento al Vangelo di Paolo Curtaz: https://soundcloud.com/paolocurtaz/commento-al-vangelo-del-4-giugno-2023