Riflessione 10-2024
In questa domenica Giovanni descrive l'incontro avvenuto di notte tra Gesù e Nicodemo. Nicodemo era un dottore della legge, un anziano capo dei farisei, che però ha avuto il coraggio di lasciarsi mettere in discussione dalla predicazione di Gesù. Va a cercarlo di notte perchè aveva paura di farsi vedere dagli altri. Non tirava una bella aria in quei giorni per Gesù e i suoi discepoli. Siamo abituati a considerare i Farisei e gli scribi come nemici, ma non tutti erano così e Gesù come sempre dimosta di non avere pregiudizi. Gesù ama e vuole salvare tutti indistintamente perchè questa è la volontà del Padre. Nicodemo non si arrocca sulle sue posizioni come fanno moltri altri, non si accanisce nel difendere l'ebraiso con tutte le sue leggi e i suoi precetti creati per lo più dall'uomo. Vuole capire, perchè la sua profonda ricerca di Dio non può essere colmata da tutto ciò che lo circonda e in Gesù vede qualcosa di diverso, vede il volto del Padre. Gesù confida a Nicodemo che dovrà essere "innalzato" (cioè crocifisso, Giovanni nel suo Vangelo non usa mai il termine crocifissione lo sostituice con questo termine, consapevole del significato più profondo del sacrificio di Gesù) e invita Nicodemo a "rinascere, uscire allo scoperto e cercare ardentemente il Signore..." e lo farà. Tanto che sarà una delle poche persone che nel sinedrio, quando si discuteva di condannare Gesù, che lo difese, ne prese le parti è poi quando lo uccisero non lo abbandonò sotto la croce. Fu lui, insieme a Giuseppe d'Arimatea ad andare a prendere il corpo di Gesù per dargLi una degna sepoltura. In quel caso "uscì allo scoperto", in pieno giorno fa un gesto compromettente e tutta Gerusalemme vide che stava dalla parte di Gesù. Quell'uomo timoroso descritto dal Vangelo di oggi è vermente venuto alla Luce , ha cercato il Signore e lo ha trovato: ha fatto Pasqua con lui. Nicodemo è l'esempio vivente che non basta dichiararsi credenti per incontrare Dio, non basta frequentare la messa della domenica, o recitare a memoria alcune preghiere. Bisogna ascoltare la Parola e lasciarsi smuovere da essa, lasciarsi mettere in discussione. Il cammino di quaresima che stiamo vivendo, può essere paragonato al cammino fatto da Nicodemo: è un percorso per venire alla luce. Anche noi vogliamo essere cercatori di Dio, vogliamo venire alla luce, desideriamo che la nostra vita sia illuminata da Gesù. La preghiera è uno dei modi che abbiamo per incontrare Gesù. Ricordiamoci che noi non preghiamo per entrare nelle grazie del Signore o per tenerceLo buono, altrimenti entriamo in quella logica sbagliata del mercanteggiare con Dio di cui abbiamo parlato domenica scorsa. Dio ci ama ancor prima che lo amiamo noi, incondizionatamente. Nella preghiera abbiamo l'opportunità di incontrarLo, di lasciarci rischiarare da Lui, di sperimentare questa presenza che ci riempie di gioia. La preghiera quindi non è solo per il Signore, ma è anche per noi !!! E' uno dei modi che abbiamo per stare con Lui, per incontrarLo. Nicodemo ha avuto il coraggio di cambiare, di converstirsi, cosa non facile per un anziano fariseo, e noi alla fine di questa quaresima avremo lo stesso coraggio? Cerchiamo la Luce, riscopriamoci amati dal Signore che nella Pasqua ha pagato a caro prezzo la nostra salvezza, scegliamo di amare come Lui. Buona domenica.
Aprendo il file .pdf. "Riflessioni e giochi" sotto l'immagine in fondo alla pagina potete accedere ad una riflessione del Vangelo per tutti, in particolare per famiglie e ragazzi, tratto dalla rivista "Catechisti parrocchiali", un modo per evangelizzare i più giovani allegramente, con un linguaggio semplice e gioioso.
Come di consueto propongo l'audio commento al Vangelo di Paolo Curtaz, un modo per lasciarsi evangelizzare semplicemente ascoltando: https://soundcloud.com/paolocurtaz/commento-al-vangelo-del-10-marzo-2024