Riflessione 13-2024

Maria di Magdala si reca al sepolcro di buon mattino, non vuole incontrare nessuno, è ancora buio e la città non si è ancora svegliata dopo la festa della Pasqua. Giovanni, diversamente dai sinottici, non ci parla di altre donne presenti, né dell’intenzione di pulire il cadavere del Maestro, sepolto in fretta e furia. Il sepolcro è vuoto! Maria corre corre da Pietro e gli dice:<< Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto! >>. Anche per noi è così: fatichiamo a trovare il Signore, ad avere speranza, a guardare oltre questo tempo di violenza e di guerra, di rabbia e di vittimismo. Dove sei, Signore? Forse anche noi stiamo ancora cercando un crocefisso. È tempo di cambiare, di accelerare, di correre. Corrono anche Pietro e Giovanni ora. Lo stupore per quella notizia inattesa li ha spinti a correre finché  arrivano al sepolcro scavato nella roccia, ultimo prezioso dono fatto da Giuseppe di Arimatea. La pesante pietra che ne bloccava l’accesso, per impedire agli animali selvatici di fare scempio dei cadaveri, è ribaltata. Si fermano, ora, i due discepoli, riprendono fiato, guardano senza entrare. Non è statica la fede, non impalata, non inchiodata. E' una corsa per andare a verificare la verità delle parole che altri testimoni ci hanno comunicato, lasciando alle nostre spalle tutte le paure e le incongruenze, i limiti e i peccati. Gli apostoli ancora non sanno, non immaginano, cercano di spegare la cosa in mille ragionevoli modi: un furto da parte del Sinedrio, un furto da parte degli avversari, o da parte di qualche discepolo esaltato. Spiegazioni plausibili, tutte meno una, la più assurda: Gesù è risorto, come aveva detto. Non rianimato come Lazzaro, ma risorto in una nuova dimensione a noi totalmente e sconosciuta. È vivo!!! Corrono i discepoli, e prima arriva il discepolo che Gesù ama, tradizionalmente indentificato con l’evangelista Giovanni. È più giovane, certo, ma è anche un modo delicato per dire che l’amore corre e arriva sempre prima. Prima di Pietro, identificato nell’autorità, della Chiesa, del ministero, dell’istituzione. Arriva prima Giovanni ma, è questo è bellissimo, si ferma e lascia passare Pietro, perchè l'amore è anche questo: rispetto, sapersi mettere da parte. Nel sepolcro trovano i teli e il sudario, piccoli segni, poveri, quelli che indicano la verità della resurrezione. Nessun segno eclatante, perché la resurrezione è così: spinge a credere, ma senza obbligare. Così inizia il nostro cammino di Pasqua, cinquanta giorni, dieci in più della quaresima! Per convertirci alla gioia, per passare dalla visione crocefissa della fede ad una luminosa e gioiosa. Da una fede dolente, spenta, rassegnata, ad una forte e piena di gioia. Cristo è davvero Risorto per noi!!! Sappiatevi estremamente amati dal Signore, buona Pasqua!

Aprendo il file .pdf. "Riflessioni e giochi"  sotto l'immagine in fondo alla pagina potete accedere ad una riflessione del Vangelo per tutti, in particolare per famiglie e ragazzi, tratto dalla rivista "Catechisti parrocchiali", un modo per evangelizzare i più giovani allegramente, con un linguaggio semplice e gioioso.

Come di consueto propongo l'audio commento al Vangelo di Paolo Curtaz, un modo per lasciarsi evangelizzare semplicemente ascoltando: https://soundcloud.com/paolocurtaz/commento-al-vangelo-del-31-marzo-2024