Riflessione 05-2023

Oggi la liturgia ci propone una pagina destabilizzante e all'apparenza insostenibile. Forse perché in alcuni casi è stata un po' stravolta, ignorata da noi discepoli perchè, ad una prima lettura superficiale, elogia la sfortuna, esalta la disgrazia, riducendola ad una sorta di elenco di buoni propositi etici. Eppure la pagina delle beatitudini racconta cosa pensa Dio della felicità e come si fa a raggiungerla. Il Dio felice, che ci vuole felici, perchè descrive la profonda identità di Gesù, il primo a vivere quanto annuncia!  Chi vive nella povertà o nel pianto, chi è perseguitato non è felice... è nella tristezza più cupa e il rischio, decisamente diffuso, è che, leggendola, molti pensino che il cristianesimo esalti il dolore, ci inviti alla sofferenza, alla sopportazione, come se Gesù ci chiedesse di piegare la testa. Non è così! Dio non ama il dolore, né ci invita alla rassegnazione, ma vivere in una certa logica, anche se costa dolore e fatica, è la direzione giusta per entrare nella felicità di Dio. Buona domenica.

Paolo Curtaz ci aiuta a comprendere meglio questo brano di Vangelo riportato ai giorni nostri, possiamo ascoltare il suo commento cliccando su questo link: https://soundcloud.com/paolocurtaz/commento-al-vangelo-del-29-gennaio-2023

Per tutti, in particolare famiglie e ragazzi, proponiamo spunti di riflessione e giochi  presi dalla rivista "Catechisti parrocchiali", potete aprire il file cliccando su: "riflessione e giochi" in fondo alla pagina.