Riflessione 02-2025

Il popolo è in attesa. Aspettano, desiderano, sperano, perché la speranza cristiana non è ottimismo, ma realizzazione di un futuro sperimentato già ora. Attendono e aspettano una soluzione, una via d’uscita, un po’ di salute, di benessere, di amore, la fine delle guerre. (Tutti aspettiamo, tutti speriamo). E si chiedono, in cuor loro, se non sia il Battista la risposta: il Messia. Qualcuno che risolva, che offra soluzioni, che magicamente ci aiuti a superare i tanti problemi ci impediscono di essere felici fino in fondo. La folla non ha il coraggio di esplicitare quel pensiero ma è il Battista a rispondere. Risponde onestamente, non si prende per Dio, non gioca a fare il Messia. Parla usando il tono profetivo: "bastonate, viene uno più forte, più deciso, più intransigente e userà il fuoco per consumare le colpe..." Si sbaglia, Giovanni, ma non lo sa. Sì, Gesù porterà il fuoco, ma non quello che punisce, bensì quello che accende l’abbondanza dell’amore e della consolazione. Porterà il fuoco travolgente della passione per Dio. Luca oggi ci racconta il battesimo di Gesù. L'evangelista scrive per la sua comunità che ha già ricevuto il battesimo, come noi, e diversamente da Marco e Matteo, non racconta l’evento, lo da per acquisito. Descrive ciò che fa Gesù dopo avere ricevuto il battesimo ed invita la sua comunità e il lettore ad imitarlo. Gesù riceve il battesimo insieme a tutto il popolo, penitente con i penitenti, povero con i poveri. Quel suo primo gesto dice già tutto di lui, del suo stile, della salvezza che è venuto a portare. Gesù prega, dopo avere ricevuto il battesimo, il primo di una lunga serie di momenti di preghiera. Non per insegnarci a imitarlo, ma a farci comprendere che solo nella sosta prolungata e silenziosa davanti a Dio possiamo davvero far fiorire il germe di eternità che abbiamo nel cuore. La preghiera è l’ambiente privilegiato in cui far crescere ciò che siamo in profondità. I cieli si aprono e scende una colomba che cerca il suo nido: Gesù. È lui il luogo dove abita la pienezza dello Spirito Santo. Lui il luogo della sua dimora. È il figlio che in tutto imita il Padre, il prediletto. Se la nostra vita è ricerca ossessiva del denaro, avvicinandoci al fuoco, bruceremo. Se la nostra vita è arresa e lamentosa, come paglia, lo scarto del grano, bruceremo. Se la nostra vita è ricerca, cera che si stratifica, come candele, ci accenderemo. Perciò viviamo in maniera diversa, perché graziati, cioè abitati dalla compassione. Figli nel figlio, ci siamo scoperti amati e prediletti, con una libertà che rende liberi. Come solo Dio sa amare. Perché, in Cristo, ci sappiamo amati e ci scopriamo capaci di amare con la sovrabbondanza dell’amore ricevuto. Buona domenica.

Aprendo il file .pdf. "Riflessioni e giochi"  sotto l'immagine in fondo alla pagina potete accedere ad una riflessione del Vangelo per tutti, in particolare per famiglie e ragazzi, tratto dalla rivista "Catechisti parrocchiali", un modo per evangelizzare i più giovani allegramente, con un linguaggio semplice e gioioso. 

Come di consueto propongo l'audio commento al Vangelo di Paolo Curtaz, un modo per lasciarsi evangelizzare semplicemente ascoltando: https://soundcloud.com/paolocurtaz/commento-al-vangelo-del-12