Benvenuto Don Mariano

Carissimo don Mariano, è con molta gioia che la comunità parrocchiale di Ponte ha accolto la notizia che il Vescovo l’ha chiamata a guidare il cammino di fede della nostra parrocchia e resta in fervente attesa di poterla accogliere all’inizio del nuovo anno pastorale. La nostra comunità, che un po’ lei già conosce avendo insegnato presso la scuola media, è attiva ed operosa e di sicuro non le farà mancare preghiere, affetto e collaborazione nell’assolvimento della sua missione pastorale. Le tante chiese presenti sul territorio comunale, oltre che una notevole ricchezza dal punto di vista culturale ed artistico, sono la testimonianza di una fede fortemente radicata in quanti ci hanno preceduto. Negli ultimi decenni sono state restaurate e mantenute nelle condizioni di ospitare le celebrazioni a riprova che quella stessa fede è ancora presente e dà forza e sostanza alle opere. La piazza della chiesa parrocchiale, il salotto buono del paese, vede ancora soffermarsi qualcuno, al termine delle celebrazioni, distanziamento permettendo, per scambiare quattro chiacchiere fra di loro o con il parroco mantenendo vivo quel sentimento di socialità comunitaria che non ha bisogno della moderna tecnologia per potersi svelare. Da questo senso sociale traggono linfa e vigore le numerose associazioni che vivono nel paese che, partendo dai gruppi culturali e sociali, attraversando le attività dei complessi bandistici, musicali e corali e arrivando alle associazioni di volontariato e servizio, saranno ben liete di affiancarla ogni volta che se ne presenterà la necessità. A fianco della piazza, su due lati opposti, stanno la casa di riposo per gli anziani e la scuola materna per i più piccoli, quasi a simboleggiare l’arco della sua missione pastorale. I primi desiderosi di essere accompagnati e sostenuti nell’autunno della loro esistenza verso il coronamento finale della vita, i secondi curiosi ed assetati di esperienze che hanno bisogno di chi mostri loro la Parola che sia lampada ai passi del loro lungo cammino. L’oratorio, con anche le aule per il catechismo, non molto lontano, potrà essere lo strumento per accrescere e rafforzare nei giovani la consapevolezza della loro appartenenza alla comunità cristiana ed in questa opera potrà essere validamente affiancato dal gruppo delle catechiste e da giovani volontari. Certo i tempi correnti sono contrassegnati da un forte individualismo e da un altrettanto marcato relativismo morale a cui neanche le nostre piccole comunità riescono a sottrarsi ma siamo certi che con la sua guida la rotta sarà sicura. Benvenuto carissimo don Mariano nella comunità di Ponte che con gioia la attende.

Il Consiglio Pastorale Parrocchiale